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l'esecuzione di David Haines Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 14/09/2014, a pag.1-13, con il titolo "Il dovere di difenderci dalla violenza del Corano". Dal CORRIERE della SERA, a pag.3, il pezzo di Guido Olimpio, dal titolo "Isis, minacce video su YouTube, siamo pronti a colpire l'Occidente". Dalla STAMPA, a pag.12, con il titolo "Il boia dell'Isis: decapitato terzo ostaggio", la cronaca di Francesco Semprini sull'esecuzione del terzo ostaggio da parte dell'Isis. Il Giornale-Magdi Cristiano Allam: " Il dovere di difenderci dalla violenza del Corano"
Magdi C.Allam "Combatteteli finché non ci sia più persecuzione e il culto sia reso solo ad Allah" (Corano, 2,193). È Allah che ordina ai musulmani di combattere per affermare l'islam ovunque nel mondo. L'autoproclamato califfo Abu Bakr Al Baghdadi, che ha un dottorato di ricerca in studi islamici, da buon musulmano vuole applicare alla lettera ciò che Allah ha prescritto: «Combattete coloro che non credono in Allah e nell'Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la Gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità,finché non versino umilmente il tributo e siano soggiogati» (9,29).
Corriere della Sera-Guido Olimpio: " Isis, minacce video su YouTube, siamo pronti a colpire l'Occidente" Nel pezzo di Olimpio segnaliamo quanto scrive su Turchia e Qatar, di fatto alleati con il Califfato dell'Isis. Guido Olimpio l'emiro del Qatar Erdogan Negli Usa si muovono due partiti. Da una parte gli «allarmati»• per loro l'Isis è la minaccia suprema. Dall'altra i «prudenti»: il movimento jihadista è pericoloso, ma attenzione a non farlo più grande di quello che è finendo per favorirlo. Tutto su un quadrante dove messaggi e fatti si alternano. I media egiziani, in concomitanza con la visita al Cairo del segretario di Stato americano Kerry, hanno segnalato due video di minacce. Filmati postati su YouTube dove i militanti (presunti) promettono «guerra all'Europa, alla coalizione anti Isis e ai cristiani in Siria». Messaggio seguito da indicazioni ai mujaheddin: «Individuate i vostri obiettivi, preparate le autobomba, le cariche e le cinture esplosive per colpire duramente e uccidere». A far da sfondo le immagini di Obama, di alcuni leader arabi e di Kerry. Una coreografia che ricorda quella di tanti filmati qaedisti all'epoca di Bin Laden. Difficile stabilire l'attendibilità: 1) Può essere stato chiunque a diffonderlo, un estremista o un semplice simpatizzante. 2) I termini usati fanno parte della retorica dei movimenti estremisti (ma possono essere copiati e rilanciati). 3) In periodi di tensione è normale che il volume della propaganda — spontanea o meno — si alzi. Come cresce il numero di segnalazioni. Una riguarda il possibile attacco contro jet passeggeri americani da parte di un gruppo, ribattezzato Khorasan. Una cellula che si starebbe addestrando in Siria nelle file di al Nusra con l'aiuto di esperti yemeniti capaci di costruire ordigni che sfuggono ai controlli. ll mandante sarebbe Ayman Al Zawahiri, l'attuale capo di Al Qaeda oggi oscurato dal Califfo dell'sis. La Stampa-Francesco Semprini:" Il boia dell'Isis: decapitato terzo ostaggio" Francesco Semprini L'esecuzione Tutto secondo lo stesso macabro rituale. Il «prigioniero» con la tuta arancione appare in ginocchio accanto al boia che pronuncia la sua condanna a morte. Quindi la decapitazione con un coltello. E' andata così anche per David Haines, cittadino britannico nelle mani degli jihadisti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante, il terzo uomo ucciso per mano di una follia jihadista che giorno dopo giorno alza il tiro e rilancia la sua sfida al mondo intero. David Cawthorne Haines aveva 44 anni, era in Siria con una organizzazione umanitaria francese, la Agency for Technical Cooperation and Development (Acted) con cui distribuiva aiuti alla popolazione. Era stato rapito lo scorso anno, assieme a un collega italiano, Federico Motka, poi liberato. L'ultima volta era comparso nel filmato che mostrava l'uccisione dell'ostaggio americano Steven Sotloff, che come lui indossava una tuta arancione, mentre il boia dall'accento britannico conosciuto come «Jihadi John», avvertiva che Haines sarebbe stato il prossimo se l'Occidente non avesse fermato i raid contro l'Isis in Iraq. Proprio allo stesso modo in cui lo stesso jihadista minacciava di uccidere Sotloff, nel video in cui filmava l'esecuzione di James Foley, il primo degli ostaggi occidentali decapitati dall'Isis in meno di un mese. E anche questa volta la minaccia ha fatto il suo corso, come hanno annunciato gli stessi miliziani attraverso l'account Twitter «Isis Urdu», che mostra le immagini della decapitazione dell'operatore umanitario britannico. Il video inizia con una clip di David Cameron destinatario delle minacce rivolte dalla voce prima in arabo, e poi in inglese, quando pronuncia «un messaggio rivolto agli alleati degli americani». Il filmato giunge a poche ore di distanza proprio dall'appello rivolto dai familiari di David attraverso il Foreign and Commonwealth Office, chiedendo di mettersi in contatto con loro. Non è chiaro se la divulgazione sia avvenuta come macabra risposta alla richiesta dei familiari di Haines, ma i toni del messaggio sono perentori. «Questo britannico - recita la voce del miliziano - «paga il prezzo della tua promessa, Cameron, di armare i Peshmerga contro lo Stato islamico». Haines lascia una figlia di 17 anni avuta con la prima moglie Louise, e una di quattro anni avuta da una seconda relazione con Dragana, che descrive l'uomo come «un padre straordinario». E la follia dei tagliatori di teste potrebbe non fermarsi qui visto che nel video rilasciato ieri viene mostrato un altro ostaggio britannico, Alan Henning, su cui pende la condanna a una nuova feroce esecuzione qualora l'Occidente non abbandoni i piani di contrasto militare alla creazione e all'avanzata del Califfato tra Siria e Iraq. Per inviare al propria opinione al Giornale, Corriere della Sera, La Stampa, telefonare: segreteria@ilgiornale.it lettere@corriere.it lettere@lastampa.it |
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