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Il Giornale Rassegna Stampa
01.08.2006 "Hezbollah si fa scudo di noi"
lo scrisse il casco blu ucciso da un bombardamento israeliano

Testata: Il Giornale
Data: 01 agosto 2006
Pagina: 6
Autore: la redazione
Titolo: «Il casco blu ucciso: Hezbollah si fa scudo di noi»
Una notizia di grande rilievo, taciuta dagli altri mezzi di informazione, pubblicata dal GIORNALE del 1 agosto 2006:

Lui è morto, ma i suoi messaggi di posta elettronica sono sopravvissuti e assolvono, almeno in parte, l'esercito israeliano. Il maggiore Hess Von Krodner era uno dei quattro osservatori delle Nazioni Unite uccisi, la scorsa settimana, da una granata israeliana esplosa in una postazione Onu. L'avamposto degli osservatori era da giorni al centro dei combattimenti tra Hezbollah e l'esercito israeliano intorno al villaggio di Maroun Ras. In uno dei messaggi spediti al suo ex comandante Louis McKenzy il maggiore descriveva la situazione sul terreno e accusava i guerriglieri sciiti di utilizzare la postazione dell'Onu come nascondiglio per aprire il fuoco sulle postazioni nemiche. I messaggi di Von Krodner sarebbero già stati messi a disposizione delle autorità israeliana dagli alti funzionari dell'Onu. La mossa sembra una diretta sconfessione della posizione assunta dal segretario generale Kofi Annan, che subito dopo l'uccisione dei quattro caschi blu aveva accusato senza mezzi termini l'esercito israeliano. L'e-mail di Von Krodner, pubblicata ieri da alcuni giornali israeliani, sembra non lasciare dubbi sulle responsabilità del Partito di Dio. «Quello che posso dirti è molto semplice, la nostra posizione si trova al centro degli scontri tra gli israeliani e gli Hezbollah, i guerriglieri circolano tutt'attorno e si muovono in modo da utilizzarla come riparo quando devono aprire il fuoco contro le postazioni israeliane - scriveva il maggiore Von Krodner -. La nostra postazione negli ultimi giorni si è ritrovata sotto il fuoco diretto e indiretto delle due parti siamo esposti sia al fuoco dell'artiglieria sia ai bombardamenti aerei. Un proiettile di cannone è esploso a due metri dalle nostre difese e una bomba d'aereo è caduta a circa cento metri. Non sono stati colpi intenzionali ma dettati dalla necessità tattica». Parlando di necessità tattica il maggiore fa capire che le posizioni degli Hezbollah erano state dislocate così vicino alla postazione dei caschi blu da rendere quasi inevitabile la pioggia di colpi israeliani tutt'attorno all'avamposto. Kofi Annan aveva affermato che gli osservatori erano stati uccisi in un attacco «apparentemente deliberato» di Israele. La dichiarazione aveva provocato l'adirata reazione del premier israeliano Ehud Olmert, per il quale si era trattato di un incidente non voluto. L'incidente era costato la vita a Von Krodner e a tre osservatori: uno indiano, uno cinese e uno finlandese. Secondo l'esercito israeliano l'errore è stato compiuto a livello tattico quando, per una svista nelle operazioni di tiro, non è stata considerata la presenza della base Onu. Fonti del ministero degli Esteri israeliano fanno notare che le annotazioni del maggiore canadese confermano le affermazioni sulla presenza dei guerriglieri sciiti in prossimità della postazione colpita.

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