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Il Foglio Rassegna Stampa
01.05.2012 Cristiani massacrati dagli islamisti di Boko Haram in Nigeria
intanto l'Occidente che cosa sta facendo?

Testata: Il Foglio
Data: 01 maggio 2012
Pagina: 3
Autore: Redazione del Foglio
Titolo: «Mattanza di cristiani in Nigeria»

Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 01/05/2012, a pag. 3, l'editoriale dal titolo "Mattanza di cristiani in Nigeria".

Non passa un giorno senza che i cristiani vengano fatti a pezzi in Nigeria. Di fronte alle scuole, alle chiese, alle proprie case. Si tratta di un progetto di pulizia confessionale che non ha uguali al mondo e che fa impallidire persino le cronache da Iraq ed Egitto. Più di mille cristiani nigeriani uccisi soltanto nel 2011. I “talebani africani”, la setta qaidista Boko Haram, sono votati allo sterminio dei cristiani e all’imposizione in tutto il paese della sharia. Delle guerre di religione l’occidente ha un remoto ricordo e fatica a decifrare quanto sta accadendo in Africa. La Nigeria ha 170 milioni di abitanti ed è il cuore pulsante della produzione petrolifera mondiale. E’ anche uno dei laboratori per la convivenza fra cristiani e musulmani: la popolazione è al 40 per cento cristiana, di cui il 20 per cento cattolica, l’altra metà è musulmana. Per questo sono apparse un po’ troppo timide le parole del nostro ministro della Cooperazione, Andrea Riccardi. Il fondatore di Sant’Egidio ha detto che i cristiani sono presi di mira perché “simbolo del pluralismo” e che anche i musulmani sono vittime di questa ideologia mortifera. No, i cristiani sono uccisi in quanto “infedeli”, “maiali”, “adoratori della croce”, considerati “indegni di vivere” nella logica diabolica dell’islam politico. Un dettato radicato nelle scritture e nei discorsi degli imam, cui si oppongono talora alcuni coraggiosi moderati: “Fai loro la guerra finché non esisterà più l’idolatria e la religione di Allah regnerà suprema”, “Allah umilierà i non credenti”, “Quando si concluderanno i mesi sacri, uccidi gli idolatri ovunque li troverai”. E’ bastato il suono delle campane perché i terroristi facessero esplodere due chiese a Maiduguri. All’indomani dell’11 settembre, le televisioni di tutto il mondo trasmisero uno spot di al Qaida. Un drappello di jihadisti fa irruzione in una casa, marcia sotto lo stendardo nero, si addestra e spara contro un bersaglio. Una croce cristiana. Ammansire la tigre islamista, criptare le radici del conflitto dicendo che è etnico e non religioso, non aiuterà a fermare il dissanguamento della Nigeria. Troppe stragi passano in cavalleria, inframezzate al massimo da qualche lite diplomatica fra i regimi islamici e la Santa Sede.

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