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La Stampa Rassegna Stampa
30.03.2024 Anne Applebaum: Putin vuole distruggere l’Europa
Intervista di Francesca Paci

Testata: La Stampa
Data: 30 marzo 2024
Pagina: 5
Autore: Francesca Paci
Titolo: «Putin vuole distruggere l'Europa bisogna investire di più per la difesa»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 30/03/2024, a pag.4, con il titolo "Putin vuole distruggere l'Europa bisogna investire di più per la difesa", l'intervista di Francesca Paci ad Anne Applebaum.

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Francesca Paci

Putin come Stalin. Per la storica Anne Applebaum, esperta di Unione Sovietica, il dittatore russo non si fermerà all'Ucraina. Vuole distruggere l'Europa. Eppure l'Unione Europea continua a chiamarlo "presidente"

 

L'eco dell'attentato al Crocus City Hall di Mosca ha investito in pieno la Polonia, dove la storica e premio Pulitzer Anne Applebaum trascorre l'altra metà del suo tempo americano con il marito Radoslaw Sikorski, l'ormai celebre ministro degli esteri polacco che giorni fa ha scosso le cancellerie di mezzo mondo alludendo alla presenza di alcuni soldati della Nato in Ucraina.

Applebaum, grande esperta di storia moderna della Russia, porta con sé da Washington il peso di una minaccia di cui l'Europa occidentale le sembra ancora poco consapevole. «Non è la guerra di Kyiv e neppure quella di Varsavia» insiste. Dice che se solo collegassimo i puntini vedremmo il disegno di Putin. Lo ridice più volte. I detrattori la considerano una irriducibile guerrafondaia ma lei si sente Cassandra.

Il presidente russo Vladimir Putin ha puntato l'indice contro l'Occidente, reo, a suo dire, di aver agevolato i terroristi del 22 marzo a Mosca. E ventila la rappresaglia. È un principio di dichiarazione di guerra?
«Sono convinta, e non mi stanco di ripeterlo, che, se non verrà sconfitta in Ucraina, la Russia volgerà le sue attenzioni militari all'Europa, ai Baltici prima, poi alla Polonia e infine alla Germania. Non bisogna dimenticare che Vladimir Putin è stato ufficiale del Kgb a Berlino, l'impero russo nella sua visione arriva fin laggiù».

Che bisogno aveva Putin di rilanciare la sfida agli Stati Uniti e all'Europa in un momento per lui positivo, in cui la guerra in Ucraina vede le truppe russe all'offensiva?
«È possibile che siamo di fronte all'escalation tante volta evocata. Oppure, Putin sta banalmente cercando di coprire il disastro politico che l'attentato, con il suo tragico bilancio di vittime, rappresenta per lui. In una Mosca militarizzata al punto che è sufficiente pronunciare una frase contro "l'operazione speciale" in Ucraina per finire in prigione, un gruppo di immigrati tagiki compie un massacro di quelle dimensioni. Un fatto enorme. Ed ecco, puntuale, la spiegazione della teoria cospirativa, l'infiltrazione occidente, la Nato, mancava che Putin incolpasse Madonna o Taylor Swift».

Sembra lineare, troppo lineare. Cosa ci sfugge?
«È lineare. L'Unione europea non capisce che quella in Ucraina rischia di finire seriamente in una guerra più grande. E che invece di aspettare, raccomandandosi al buonsenso, bisogna attrezzarsi per vincerla. Spendere di più adesso per la difesa europea e per l'aiuto militare a Kyiv, che se armata bene può ancora vincere, è un'assicurazione sul futuro».

Negli ultimi giorni, comunque, la Nato ha moltiplicato le esercitazioni sul fronte orientale, a ridosso del corridoio Suwalki. Più di così?
«Gli Stati Uniti e la Polonia hanno più chiare di altri Paesi le conseguenze dell'inazione. E si stanno muovendo. Sfortunatamente l'opinione pubblica non vede la minaccia in agguato e i politici non sono abbastanza onesti da scuoterla. A questo si aggiunga la massiccia campagna informativa promossa dalla Russia nei Paesi europei, a cominciare dall'Italia per finire in Francia, in Germania. Parlo di social media, influencer, infiltrazioni nei partiti politici locali. Non capite. Il progetto di Putin è distruggere internamente l'Unione europea e da lì la Nato per fare spazio alla potenza imperiale russa, è un progetto a cui lavora da 15 anni, è uno scenario da prendere sul serio».

Lo prende sul serio il presidente francese Emmanuel Macron quando ipotizza la possibilità, preventiva, di truppe europee in Ucraina? Oppure, come ha ipotizzato il ministro degli esteri polacco Sikorski, alcune avanguardie sono addirittura già lì, sul terreno al fianco di Kyiv?

«È una buonissima cosa preparare l'opinione pubblica alla prospettiva di trovarsi in guerra, molto meglio parlarne ora che svegliarsi una mattina con il rumore delle operazioni militari in strada. Ed è assolutamente strategico far capire a Putin che anche noi possiamo innescare l'escalation, che abbiamo piani diversi dai suoi, che siamo pronti a combattere. Sono grata al presidente Macron per aver affrontato la questione in modo tanto diretto. Putin minaccia di ricorrere all'atomica? D'accordo. Anche la Francia è una potenza nucleare e lo è la Gran Bretagna, bisognerebbe che Parigi e Londra ne parlassero e bisognerebbe ricordare, in primo luogo a noi stessi, chi siamo. Durante la guerra fredda fu proprio la deterrenza a proteggerci, tutti, dal peggiore degli scenari». 

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