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La Stampa Rassegna Stampa
26.07.2016 Prospera in alcuni partiti (come Fratelli d'Italia) l'antisemitismo di marca fascista
Cronaca di Giuseppe Legato

Testata: La Stampa
Data: 26 luglio 2016
Pagina: 49
Autore: Giuseppe Legato
Titolo: «'Anna Frank non esiste': polemiche su Facebook contro l'esponente di Fd'I»

Riprendiamo dalla STAMPA - TORINO di oggi, 26/07/2016, a pag. 49, con il titolo "'Anna Frank non esiste': polemiche su Facebook contro l'esponente di Fd'I", la cronaca di Giuseppe Legato.

Ecco un esempio di antisemitismo di marca fascista che continua a prosperare in seno ad alcuni partiti politici italiani come Fratelli d'Italia.

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Anna Frank

Denise Barcellona, 242 voti alle ultime elezioni amministrative, la più votata della sua lista, è – dal giugno scorso – la coordinatrice di Fratelli d’Italia in quel di Nichelino. Giovane, affabile, circondata da amici, ha una frenetica attività social. In parte anche politica. Sul suo profilo - tra le tante cose - si possono leggere scritti contro i partigiani, o che inneggiano al Ventennio. Insomma: questo è il quadro.

Fin qui nessun rilievo pubblico. Fino a quando una signora torinese, spulciando tra i post meno recenti ne ha notato uno, datato 27 gennaio 2016, che ritrae la signora Barcellona ad Amsterdam, di fronte alla casa museo che ospitò Anna Frank prima che la piccola venisse deportata nel campo di sterminio di Bergen-Belsen dove troverà una morte atroce. Si trova al 263 di Prinsengracht nel quartiere di Jordaan.

Immagine correlata

Denise Barcellona si fa ritrarre – e pubblica poi su Fb – mentre fa il gesto dell’ombrello alla statua della giovane simbolo delle vittime dell’Olocausto. Commenta accanto: «Direttamente da casa tua. Bugiarda». C’è anche una seconda foto dove questo aggettivo viene scritto dalla leader di Fd’I sul libro che registra i passaggi di coloro che visitano il museo.

La lettrice de La Stampa scrive: «Ormai è una triste abitudine vedere in rete negata o oltraggiata la memoria delle milioni di vittime della Shoa. Ma mai mi era capitato di vedere un’esponente di un partito politico rivendicare sui social network un’offesa alla figura di Anna Frank. Possibile che nessuno si indigni per questo scempio?».

La lettera è firmata. Denise Barcellona al telefono abbozza un tentativo di difesa di questo tenore: «Anna Frank è un personaggio inventato. Non è mai esistita». Domanda: su quali fonti storiche dice questo? Replica: «Basta guardare la casa di Amsterdam. Solo un cretino può non accorgersi che è tutto inventato. È un mio convincimento che rivendico».

Seconda domanda: non le sembra di offendere la sensibilità di tutte le vittime della Shoah? Seconda replica: «Su questo le fonti storiche non sono concordanti». Sta dicendo che non sono esistiti i campi di sterminio? «Sì, ma bisogna vedere che utilizzo ne è stato fatto. La storia la scrive chi la vince. E spesso strumentalizza». Si sente di chiedere scusa? «No. Per me era una cosa simpatica, in un momento privato lontano dalla politica». Il 27 gennaio era il giorno della memoria delle vittime dell’Olocausto.

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direttore@lastampa.it

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