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Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 13/07/2016, a pag. 20, con il titolo "Fondi stranieri alle Ong, giro di vite alla Knesset", il commento di Giordano Stabile.
La Stampa è l'unico quotidiano a riportare questa importante notizia. In ogni caso, Stabile compie due errori evidenti:
Alla fine non è passata «l’etichettatura», l’obbligo di esporre un distintivo di riconoscimento per i rappresentati delle Organizzazioni non governative finanziate dall’estero che si presentano alla Knesset o negli uffici del governo. Ma la legge israeliana sulle Ong sembra anche una risposta alla norma europea che impone etichette diverse ai prodotti israeliani provenienti dai territori occupati. Per le organizzazioni della sinistra israeliana, come Peace Now, lo scopo della legge è invece colpire i gruppi impegnati nella difesa dei diritti civili, specie nei territori palestinesi. La reazione dell’Unione europea è stata prudente. Bruxelles ha affermato di comprendere «la necessità legittima di trasparenza», ma anche espresso «inquietudine»: Israele «gode di una democrazia vibrante e di libertà di espressione». Ma la legge «rischia di minare quei valori». Per inviare la propria opinione alla Stampa, telefonare 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante direttore@lastampa.it |
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