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Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 28/08/2015, a pag. 15, con il titolo "In volo con Netanyahu verso l'Expo, 'Con Renzi come al ranch di Bush' ", cronaca e commento di Maurizio Molinari. A destra: Benjamin Netanyahu con Matteo Renzi
Dal nostro inviato- A fianco della moglie Sara, con dietro l’inseparabile consigliere per la sicurezza Yossi Cohen e circondato da un nugolo di guardie del corpo: così Benjamin Netanyahu sale a bordo del volo El Al che lo porta a Milano, prima tappa di un viaggio italiano di 72 ore che lo vedrà incontrare domani a Firenze Matteo Renzi, «un leader con cui ho molto in comune».
Il Boeing 737 è un microcosmo di Israele, si parla di tutto. Netanyahu si lamenta delle aspre polemiche interne per la nomina del nuovo capo della polizia fino a quando la vista delle isole greche non lo distrae, la moglie Sara fa sapere allo stuart di gradire l’aria condizionata a temperature rigide - obbligando alcuni passeggeri alle coperte - e gli uomini più vicini al premier si soffermano sulla visita che sta per iniziare. «Andiamo in Italia perché è un partner di primaria importanza - dice Yossi Cohen - ma non tanto sul fronte del negoziato con i palestinesi quanto della lotta al terrorismo e degli interventi comuni per lo sviluppo dell’Africa». A non convincere Cohen, in particolare, è la formula dell’International Support Group ovvero l’ipotesi, sostenuta da Parigi, di creare un gruppo di nazioni destinato a fare da cornice alla ripresa del negoziato. Quando l’aereo inizia la discesa la task force che protegge il premier inizia i preparativi di uno sbarco che vede le donne-agenti protagoniste. A Milano la prima tappa è all’Expo dove Netanyahu visita i padiglioni di Israele, Cina, Stati Uniti e Italia tornando sul rapporto con il presidente del Consiglio: «Abbiamo un’intesa forte, a Firenze parleremo di collaborazione in molti campi a cominciare dall’Africa perché se al momento cooperiamo per lo sviluppo di un solo Paese africano, potremmo ripeterlo in altre 20 nazioni». Il successo di pubblico del padiglione israeliano, sui gioielli dell’agricoltura hi-tech, per Netanyahu è «la risposta migliore a chi persegue boicottaggi» dando concretezza a quella partnership nell’hi-tech di cui Renzi ha parlato alla Knesset e che terrà ancora banco a Firenze. Per inviare la propria opinione alla Stampa, telefonare 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante lettere@lastampa.it |
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