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La Stampa Rassegna Stampa
22.10.2014 Isis: lapidata dal padre perché 'adultera'. Scontro di civiltà? Noo...
Cronaca di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa
Data: 22 ottobre 2014
Pagina: 15
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «Siria, donna adultera lapidata dal padre: 'Esempio per le altre'»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 22/10/2014, a pag. 15, con il titolo "Siria, donna adultera lapidata dal padre: 'Esempio per le altre' ", la cronaca di Maurizio Molinari.

Al link http://vimeo.com/109527254 è possibile guardare il terribile video della lapidazione.


Maurizio Molinari             Abu Bakr al-Baghdadi


Un fotogramma del video

E' il video sulla lapidazione di una giovane donna siriana a aprire una finestra su come viene esercitata la giustizia nei territori dello Stato Islamico (Isis) guidato dal Califfo Abu Bakr al-Baghdadi. Girato nei pressi della città di Hama, il video si apre mostrando un miliziano jihadista che, a volto scoperto e circondato da commilitoni, chiede con tono perentorio all'anziano padre della «donna adultera» di «perdonarla perché lascerà la vita e incontrerà Allah». E poi uno dei jihadisti a spiegare perché la donna deve essere «lapidata», soffermandosi sulla necessità di farla «diventare un esempio per altre donne, spingendole a non praticare l'adulterio» nei territori del Califfato. «Questa punizione è il risultato delle azioni che hai scelto di commettere - aggiunge il jihadista di Isis, rivolto alla giovane - perché nessuno ti ha obbligato, dunque devi accettare la legge di Allah e sottometterti al suo volere, questa è l'essenza dell'Islam». «Accetti il giudizio di Allah?» chiede a questo punto il guerrigliero alla donna tremante, che non riesce a dire nulla ma sembra annuire guardando verso il basso. La donna ha una coperta indosso e il suo viso è scoperto. Il padre a questo punto la lega con una fune, trascinandola con le sue mani verso la piccola fossa scavata nel deserto dove viene lapidata a morte davanti ai suoi occhi. Già in luglio si era avuta notizia da Raqqah, in Siria, della lapidazione di due donne da parte di Isis mentre in agosto a essere giustiziato in questa maniera era stato un uomo di Mosul, in Iraq. Per l'«Osservatorio sui diritti umani in Siria» il video di 5 minuti sulla lapidazione a Hama conferma il fondamento delle accuse di «brutalità», «crimini di guerra» e «violazioni diffuse dei diritti umani» che sono state formulate a Isis da parte delle Nazioni Unite.

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