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Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 29/08/2014, a pag. 10, con i titoli "Video choc, quattro decapitati nel Sinai" e "Offensiva di Al Qaeda sul Golan. Catturati 43 caschi blu filippini", gli articoli di Maurizio Molinari. Di seguito gli articoli:
Con la decapitazione di quattro presunte spie israeliane i salafiti di Bayit Al Maqqdis portano nel Sinai i metodi di Isis, facendo temere all'Egitto un «contagio» fra i due gruppi terroristi. Nel video online si vede un drappello di miliziani armati in piedi e con i volti mascherati, di fronte a quattro uomini inginocchiati con gli occhi bendati e le mani legate. Uno dei salafiti legge il documento di condanna, nel quale li si accusa di aver «lavorato per il Mossad», e poco dopo i quattro vengono decapitati. Si tratta della prima volta che Bayt Al Maqqdis, l'organizzazione jihadista nel Sinai, mette a segno un simile tipo di esecuzione in territorio egiziano e fonti militari del Cairo affermano alla tv «Al Arabiya» che «questo fatto avvalora l'ipotesi di un condizionamento da parte di Isis», lo Stato Islamico di Abu Bakr al-Baghdadi che ha trasformato le decapitazioni in un proprio tratto distintivo. D'altra parte, la scorsa settimana era stato Usama Abu al-Masry, uno dei leader di Bayt AI Maqqdis, a diffondere un video nel quale sosteneva il Califfato di al-Baghdadi. I quattro decapitati sono stati accusati di aver fornito ad Israele le informazioni utili per mettere a segno il blitz del 23 luglio scorso nel quale tre jihadisti sono stati eliminati. In realtà in quell'occasione l'Egitto smentì di aver subito violazioni della sovranità territoriale ma ciò che conta per i salafiti del Sinai è far sapere di essere in grado di operare con grande libertà a dispetto del massiccio dispiegamento di forze egiziane. I quattro erano stati catturati a Sheikh Zuwaid, una cittadina nei pressi della Striscia di Gaza dove lo scorso giugno si è svolta la prima sfilata di gruppi salafiti locali che hanno inneggiato a Isis. Le brutali immagini in arrivo dal Sinai, a ridosso del confine con Israele, si sovrappongono con le rivelazioni di nuove sanguinose violenze da parte di Isis in Siria. Per l'Osservatorio sui Diritti Umani, di base a Londra, i miliziani di Isis avrebbero passato per le armi «centinaia di militari siriani» catturati dopo essere fuggiti dalla base aerea di Taqba, caduta nelle mani del «Califfo Ibrahim». Un video postato su Twitter parla di «250 soldati di Assad catturati», molti dei quali sono stati ripresi mentre avevano indosso solo indumenti personali. Un miliziano di Isis ha parlato da Raqqa, in Siria, affermando a «Reuters» che «si è vero, li abbiamo uccisi tutti». Un'altra testimonianza sui crimini attribuiti a Isis viene dall'intervista alla tv Cnn da parte di un miliziano, di nome Mohammed, che racconta di «essere stato reclutato quando avevo appena 13 anni» per essere indottrinato alla Jihad «assistendo anche a numerose decapitazioni, assieme a miei coetanei». E proprio di Siria ha parlato ieri sera Obama sottolineando che la strategia anti Isis avrà un lato militare e che Kerry andrà nella regione per cercare di costruire una coalizione Maurizio Molinari: "Offensiva di Al Qaeda sul Golan. Catturati 43 caschi blu filippini" Per inviare la propria opinione alla Stampa, telefonare 011/6568111, oppure cliccare sulla e-mail sottostante lettere@lastampa.it |
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