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La Repubblica Rassegna Stampa
25.06.2015 Ruth Dureghello, nuova presidente della Comunità ebraica di Roma
La intervista Gabriele Isman

Testata: La Repubblica
Data: 25 giugno 2015
Pagina: 15
Autore: Gabriele Isman
Titolo: «'Basta divisioni, la mia comunità risorsa per Roma'»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA - ROMA di oggi, 25/06/2015,a pag. XV, con il titolo "Basta divisioni, la mia comunità risorsa per Roma", l'intervista di Gabriele Isman a Ruth Dureghello, nuovo presidente della Comunità ebraica romana.


Gabriele Isman                      Ruth Dureghello


Roma, la zona dell'antico ghetto

"Stasera finalmente mi concedo un gelato" e scoppia a ridere Ruth Dureghello, al termine della sua prima giornata da presidente della Comunità ebraica.

"Sarò qui per 4 anni, spiega". Oltre non potrà ricandidarsi, perché questo è il suo terzo mandato da consigliere.

Intanto però è la prima donna alla guida della comunità ebraica in duemila anni. Non esageriamo. Il Codice di Daniel Da Pisa che disegnava la Comunità com'è oggi risale al Cinquecento. Ma poi non conta il genere, qui siamo una squadra: eletti, non eletti, madri di famiglia. Anche per questo non mi spaventa il nuovo ruolo.

È stata nelle due giunte precedenti guidate da Riccardo Pacifici. In cosa vorrebbe che fosse diversa quella che verrà? Il rabbino capo Di Segni ieri (martedl, ndr) in Consiglio ha richiamato tutti alla dialettica superiore, che serve per crescere, a confrontarsi per crescere. Ora è il momento di lavorare tutti assieme.

Di lei Pacifici dice "è meno tenera di me con gli avversari". Riccardo è passato anche stamattina a trovarmi, e gli chiederò consigli. Ci conosciamo da quando avevo 15 anni. Lui è stato capace di dialogare con tutti, e in questo siamo uguali. Poi lui ha un confronto con gli avversari, io ho solo interlocutori. Ma alla fine faccio come dico io. (e ride ancora, ndr).

È presidente in un momento particolare: Mafia Capitale, il sindaco che rischia di cadere, il Papa che dice "Roma ha bisogno di una rinascita morale e spirituale". La giustizia deve fare il suo corso. La rinascita morale e spirituale è positiva sempre, per migliorarsi. E sulla politica, bisogna fare un passo indietro: la Comunità deve occuparsi dei suoi iscritti, dei giovani, delle scuole. Non di politica.

E anche iI quartiere ebraico sta cambiando ed è pedonalizzato per la sicurezza. C'è un progetto per qualificare il quartiere con il coinvolgimento degli esercenti, che ringrazio. E' un valore aggiunto per la città, ed è quanto vorremmo essere noi per il territorio e per Roma.

Andrebbe in visita alla Grande Moschea? Magari! Vado da chiunque mi inviti nel reciproco rispetto e cortesia.

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