Riduci       Ingrandisci
Clicca qui per stampare

La Repubblica Rassegna Stampa
20.11.2014 Sionisti coraggiosi: guerra informatica contro gli odiatori
Hacker svizzeri smascherano chi semina odio e plaude al terrorismo

Testata: La Repubblica
Data: 20 novembre 2014
Pagina: 17
Autore: la redazione
Titolo: «Insulta una vittima con un tweet, scoperta dai 'Bastardi senza gloria'»

Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 20/11/2014, a pag. 17, la breve "Insulta una vittima con un tweet, scoperta dai 'Bastardi senza gloria' ".

Quella informatica è la nuova guerra che si è sviluppata negli ultimi anni. Non meno decisiva delle armi tradizionali nel risolvere i conflitti, è uno strumento che ci auguriamo Israele e i suoi sostenitori utilizzino con sempre maggiore efficacia.
Si tratta d'altra parte di uno strumento ampiamente utilizzato dagli odiatori di Israele: occorre rispondere con le stesse armi, possibilmente ancora più efficaci.

Ecco la breve:

In svizzera chi inneggia al terrorismo anti-israeliano rischia di incorrere nella vendetta degli Inglorious Basterds, Bastardi senza gloria, un gruppo di simpatizzanti sionisti, costituitosi ad immagine e somiglianza dei protagonisti del film di Quentin Tarantino. Con la differenza che gli epigoni elvetici di Brad Pitt non impiegano la violenza fisica, ma stanano gli antisemiti sul web, per poi esporli alla pubblica gogna. Ne ha fatto le spese Sarah Tiziana Jaffrey, una 23 enne di Ginevra, figlia di un diplomatico pakistano, che aveva insultato in un tweet la bimba israeliana di 3 mesi, uccisa da un’autobomba, a Gerusalemme. Benché il cinguettio della ragazza ginevrina fosse celato da uno pseudonimo, i Bastardi senza gloria, informatici molto abili, sono risaliti a lei in una decina di giorni. Quindi hanno pubblicato, online, tutti i suoi dati, indirizzo e foto compresi, oltre agli altri tweet antisemiti, che aveva diffuso in precedenza. «Ho ricevuto insulti e minacce, non dormo più», ha confidato Sarah al quotidiano Le Temps. La giovane ha perso pure il lavoro di commessa in un grande magazzino.

Per inviare la propria opinione a Repubblica, telefonare 06/49821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


rubrica.lettere@repubblica.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui