giovedi` 18 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Internazionale Rassegna Stampa
13.01.2017 Ricordare gli ebrei morti per meglio demonizzare quelli vivi: ecco Internazionale
Il servizio sul nazista Alois Brunner

Testata: Internazionale
Data: 13 gennaio 2017
Pagina: 34
Autore: Hedi Aouidj; Mathieu Palain
Titolo: «L'eredità siriana di Alois Brunner, il nazista protetto da Damasco»

Riprendiamo da INTERNAZIONALE di oggi, 13/01/2017, a pag. 34, con il titolo "L'eredità siriana di Alois Brunner, il nazista protetto da Damasco", una anteprima dell'articolo di Hedi Aouidj, Mathieu Palain.

Nei primi anni 2000 IC analizzava Internazionale, la rivista del gruppo Repubblica - L'Espresso. Poi, constatato che su Israele riprendeva sistematicamente solo gli articoli di Gideon Levy e Amira Hass, abbiamo scelto di non riprenderlo più. in quanto escludeva qualunque analisi, opinione che non fosse dei due più fanatici accusatori di Israele dall'interno.

Oggi Internazionale dà grande rilievo alla Shoah, con un ampio ritratto di Alois Brunner, criminale nazista riparato in Siria, ripreso dal settimanale francese XXI. Chi ogni giorno attacca Israele, utilizza l'argomento della Shoah per dimostrare di non essere antisemita, scrivendo ogni bene degli ebrei morti ma diffondendo odio contro quelli vivi che difendono se stessi dal terrorismo. Averne scritto non è un invito ad acquistarlo, semmai un avvertimento a "conoscere per evitare".

Ecco il link all'articolo: http://www.internazionale.it/notizie/2017/01/11/siria-nazista-internazionale

Ecco l'anteprima dell'articolo:

Immagine correlata
Alois Brunner

Alois Brunner, il criminale di guerra nazista più ricercato dal 1945, due volte condannato a morte in Francia negli anni cinquanta e giudicato responsabile dello sterminio di più di 135mila ebrei, è rimasto nazista fino alla fine ed è morto a Damasco nel dicembre 2001 a 89 anni. Lo racconta la rivista francese XXI in un’inchiesta esclusiva che esce l’11 gennaio 2017, e che sarà pubblicata anche da Internazionale il 13 gennaio e dalla rivista svizzera Reportagen. L’inchiesta si basa sulle testimonianze esclusive di tre guardie del corpo addestrate nella scuola dei servizi segreti siriani e distaccate al settore 300 – quello incaricato del controspionaggio e della protezione di Brunner – e rivela il ruolo centrale svolto dall’ex nazista nel regime di Assad. Il braccio destro di Adolf Eichmann, che alla fine degli anni cinquanta aveva messo la sua “esperienza” al servizio del clan Assad, è stato sepolto dal regime di Damasco di notte e in gran segreto al cimitero di Al Afif, nella capitale siriana, a meno di due chilometri dalla sede dove il nazista aveva vissuto le sue ultime ore. Il suo corpo è stato lavato secondo il rito musulmano.

Immagine correlata
La copertina di Internazionale

“Le strade erano state bloccate in modo che nessuno vedesse, solo otto persone avevano il diritto di assistere alla cerimonia”, racconta un ex agente dei servizi di sicurezza siriani. “È stato lui a formare tutti i responsabili del regime siriano”, confida una delle ex guardie del corpo di Brunner, citando i nomi dei direttori dei servizi di sicurezza siriani addestrati proprio da Brunner. “Al suo arrivo in Siria è andato direttamente a incontrare Hafez al Assad presentandosi come intimo collaboratore di Hitler e da allora è stato scelto come uno dei suoi consiglieri”, afferma un’altra delle sue ex guardie del corpo. “Era stato mandato a Wadi Barada, che era una base dei servizi segreti, e lì ha addestrato tutti i responsabili”.

Queste testimonianze si trovano in un documento dei servizi segreti francesi pubblicati dalla rivista XXI. Il documento, che porta la data del 21 gennaio 1992 ed è stato trasmesso alla sezione ricerche della gendarmerie, afferma che “secondo un’informazione del febbraio 1988 Alois Brunner era all’epoca consigliere del governo siriano in materia di sicurezza”. Altri documenti dell’ufficio del procuratore di Francoforte, della Cia e del Bnd, i servizi segreti tedeschi, confermano che all’epoca queste informazioni erano conosciute da diversi stati. Il patto formale dell’ex nazista con lo stato siriano risale al 1966, quando Hafez al Assad era arrivato al ministero della difesa in seguito a un colpo di stato militare. Con Brunner l’uomo forte della Siria aveva costruito un apparato repressivo di rara efficacia. E questo è il sistema che alla sua morte nel 2000 ha ereditato il figlio, l’attuale presidente siriano Bashar al Assad. Il regime di Damasco ha sempre negato la presenza di Brunner in territorio siriano.

Per inviare la propria opinione a Internazionale, cliccare sulla e-mail sottostante


posta@internazionale.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT