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Rassegna Stampa
26.07.2014 Il pregiudizio antisraeliano di Marcello Veneziani
in prima pagina sul 'Giornale'

Testata:
Autore: Marcello Veneziani
Titolo: «Gaza, il conflitto che divide gli italiani»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 26/07/2014, a pag. 1, l'articolo di Marcello Veneziani dal titolo "Gaza, il conflitto che divide gli italiani ".
Veneziani, esponente di una destra non liberale e diffidente nei confronti di Israele, non si smentisce. Il suo pezzo stabilisce un'inaccettabile equivalenza morale tra Israele e Hamas, contiene frasi che non sfigurerebbero in un articolo del MANIFESTO, come: " Israele sarebbe intoccabile, può permettersi ogni carneficina ", attribuisce al conflitto israelo-palestinese il ruolo di deflagratore delle tensioni tra Islam e Occidente, quando è vero esattamente il contrario: Israele si trova sulla linea del fronte di uno scontro, quello tra islamismo e società occidentali, che non ha cercato né provocato, ma che le è stato imposto da chi ne rifiuta la stessa esistenza.

Di seguito, l'articolo:


Marcello Veneziani

Il conflitto tra Israele e palestinesi è percepito da noi in due modi radicalmente opposti. Una parte dell'opinione pubblica è convinta che l'informazione sia quasi tutta a favore dei palestinesi e ostile a Israele, taccia degli scudi umani e dell'uso delle vittime da parte di Ha-mas. E un'altra parte è convinta esattamente del contrario, che Israele sarebbe intoccabile, può permettersi ogni carneficina, rifiutare ogni tregua umanitaria, e nei media una fila di firme notorie è schierata in suo favore. Allo stesso modo vengono definiti di destra estrema sia i difensori a spada tratta d'Israele che i critici radicali di Israele. Insomma, il conflitto tra Israele e palestinesi scompagina i versanti e agli estremi accende opposti razzismi. Chi ha ucciso i tre ragazzi israelia -ni alle origini del nuovo conflitto ha colpito tre volte Israele e trenta volte treipalestinesi, agiudicaredal bilancio delle vittime e la loro proporzione. E lo si sapevain anticipo, visti i precedenti. Chi bombarda ospedali, uccide bambini e obbliga le popolazioni a lasciare le loro case pervagare privi di tutto nel nulla, è criminale. Ma è criminale pure chi colloca arsenali e basi missilistiche vicino a case e sedi umanitarie. La Palestina è l'unico luogo al mondo in cui sarebbe necessario il controllo delle forze multinazionali per garantire la vitae i diritti d'ambo i popoli. Ma è l'unico luogo in cui ciò non avviene. E questo conferma l'unicità di quel conflitto che poi acuisce lo scontro tra Islam e Occidente.

Per esprimere la propria opinione al Giornale telefonare al numero 02/85661 oppure cliccare sulla e-mail sottostante

segreteria@ilgiornale.it

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