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Corriere della Sera Rassegna Stampa
25.08.2016 Viviana Mazza intervista Michael Flynn, un democratico che sostiene il candidato repubblicano
Viviana Mazza si conferma la miglior giornalista delle elezioni presidenziali Usa

Testata: Corriere della Sera
Data: 25 agosto 2016
Pagina: 25
Autore: Viviana Mazza
Titolo: «Il generale di Trump: non è Putin il nemico ma l'islam radicale»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 25/08/2016, a pag.25, con il titolo "Il generale di Trump: non è Putin il nemico ma l'islam radicale", l'interviata di Viviana Mazza a Michael Flynn.

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Viviana Mazza

Forse facciamo troppi complimenti a Viviana Mazza, ma crediamo li meriti tutti. Oggi è l'unica giornalista in Usa che segua il pre-elezioni presidenziali senza adagiarsi sui copia-incolla di gran parte dei suoi colleghi. Pur mantenendo equidistanza, dà voce ai personaggi più interessanti, anticonformisti, da entrambe le parti. Come fa oggi con Michael Flynn, citando il suo recente libro - lo vedremo mai in italiano?- scritto insieme a Michael Ledeen, vecchia ed esperta volpe della politica americana.

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La copertina                                           Michael Flynn

STOUGHTON (MASSACHUSETTS) - TUtti questi leader in Europa e, francamente negli Stati Uniti, che continuano a lamentarsi...», dice il generale Michael Flynn al Corriere. Chi continua a lamentarsi? Questo deve capirlo lei, non è II mio lavoro. Le dirò che do un voto positivo a Hollande in Francia perche almeno ha riconosciuto, anche se tardi che c'e un problema e che i francesi devono fare di più. Ma gli altri che cercano di essere politicamente corretti sul terrorismo...». E Renzi? Ha un'ide del suo approccio? No. E' Merkel il problema, perche ha voluto accogliere i rifugiati? Non lo so — sorride — è un errore?».
Michael Flyrm, 56 anni, è un generale in pensione rispettato in America per i suoi 33 anni nell'intelligence militare in Iraq e Afghanistan. E' stato II capo della Defense Intelligence Agency dal 2012 al 2014 sotto Obama ed e registrato come democratico. Ma è anche II principale consulente di politica estera di Donald Trump nonche l'unica figura della sicurezza nazionale di alto rango ad appoggiare II candidato repubblicano alla Casa Bianca. Candidato osteggiato da decine di ufficiali e definito da un ex capo della Cia una minaccia» per l'America.
Lo abbiamo incontrato a margine di un comizio in una sinagoga di Stoughton, sobborgo di Boston, a 8o chilometri dal paesino del Rhode Island dove Flynn e cresciuto in una numerosa famiglia militare irlandese. Una trentina di persone pagano 175 dollari per cenare con lui e ricevere II suo libro, Field of Fight (Campo di battaglia) scritto con il neocon Michael Ledeen.

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Michael Ledeen

Quando Trump ha ricevuto II primo briefing dell'Fbi, al suo fianco c'era Flynn. Quando Trump ha fatto II suo discorso di politica estera, era forte l'influenza di Flynn. Sconfiggeremo l'islamismo radicale. E sconfiggeremo lo Stato islamico — ci dice l'ex generale —. Sotto la presidenza Trump, ci sara una strategia coerente». Il
miliardario ha dichiarato in passato che la vittoria sara cosl veloce», ma Flynn non nasconde che sara una guerra lunga. Richiederà molto piü di 4 anni. Ci sono 20-30mila combattenti in Siria e in Iraq». Mentre Trump ha detto che invierà 30mila soldati Usa contro l'Isis, Flynn non da numeri nè parla di truppe di terra. Difende l'ultima proposta di Trump per un attento esame» sugli immigrati da Siria, Afghanistan e Iraq, ma rifiuta di ammettere che II suo candidato in passato ha detto di voler bandire i musulmani. II fulcro della politica estera di Flynn e che i veri nemici dell'America oggi sono II radicalismo islamico e l'Iran. Con la Russia tutto sommato si può dialogare. «Davanti all'ascesa del radicalismo islamico, penso che dovremmo avere un dialogo diverso con Mosca e possibilmente affrontare la sfida insieme. Credo che la Russia, per via del suo rapporto privilegiato con l'Iran, possa portare quesfultimo a ritirarsi dalle guerre per procura in cui e coinvolto in Medio Oriente. La Russia è in marcia, e gli Stati Uniti con l'attuale leadership hanno fallito nel tenere il passo. Dobbiamo essere duri in modo diverso, dobbiamo dialogare con loro. Non significa diventare migliori amici, ma avere interessi in comune». Secondo il Washington Post, vecchi colleghi incluso il generale McChrystal hanno consigliato a Flynn di moderarsi dopo le accuse a Obama di essere un bugiardo e a Hillary di meritare il carcere. Dubbi etici sono stati sollevati su un su viaggio a Mosca ad  una festa della tv Russia Today dove sedeva vicino a Putin ed e stato pagato per tenere un discorso. Vengo pagato per i discorsi e per molte cose —Si difende —. La gente ml critica perche parlo chiaro ma non ml scuserò, perche ci credo. Sono molto egoista quando si parla degli Stati Uniti d'America, e credo che stiamo andando nella direzione sbagliata». Per Flyrm, tra gli errori più grandi di Obama c'e l'accordo nucleare con l'Iran, «Paese sponsor del terrorismo islamico: non raccomanderb al prossimo presidente di rinnovarlo». Altro errore: leader arabi come Al Sisi in Egitto non sono stati appoggiati abbastanza. I diritti umani? Regeni? Perche lo cita? Vuol dire che è colpa sua? Al Sisi è una scelta realista: dobbiamo lavorare con i leader arabi pronti ad affrontare l'islam radicale. Al Si-si almeno ha il fegato di parlame apertamente contro. I leader in Europa se non hanno II fegato di dirlo, non sono dei leader".

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