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Corriere della Sera Rassegna Stampa
20.05.2016 Challah e frittelle: a Milano il primo corso di cucina ebraica
Commento di Laura Ballio

Testata: Corriere della Sera
Data: 20 maggio 2016
Pagina: 41
Autore: Laura Ballio
Titolo: «Pane challah e frittelle, a Milano il primo corso di cucina ebraica»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 20/05/2016, a pag. 41, con il titolo "Pane challah e frittelle, a Milano il primo corso di cucina ebraica", il commento di Laura Ballio.

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Laura Ballio


La challah, il caratteristico pane ebraico del sabato

Non tutti lo fanno per credo religioso. Ma anche per molte più prosaiche ragioni come il gusto, la salute e la curiosità. Il cibo kasher (in ebraico vuol dire permesso, adatto), che nei soli Stati Uniti ha un giro d’affari vicino ai 200 miliardi di dollari, è ormai diffuso su tutte le tavole, tanto che gli ebrei che lo consumano costituiscono solo il 20% del mercato. Con questa premessa, il festival Jewish in the City (in programma a Milano, dal 29 al 31 maggio), ha organizzato tre incontri presso la sede di Eataly, all’ex Teatro Smeraldo, che daranno vita al primo corso di cucina kasher sotto stretta osservanza rabbinica, aperto a tutti, ebrei e non.

La chef-tutor è Daniela Di Veroli: classe ’61, tre figli, «romana di Testaccio» ma a Milano dal 1998, attiva nelle comunità ebraiche di Roma e Milano e presso il Memoriale della Shoah, è anche riuscita a coltivare la sua passione per la cucina fino a trasformarla in una professione e a essere accolta nella Federazione italiana cuochi. «La mia base è la cucina ebraica romanesca», dice Daniela, «che ho imparato da mia madre quand’ero ancora piccolissima. Ma il mio obiettivo è sempre stato quello di realizzare una cucina “culturale”, in cui le regole alimentari ebraiche di origine biblica (come il divieto di mescolare carne e latte, di mangiare maiale, coniglio e molluschi, di usare una serie di conservanti, ndr ) si unissero alla storia e alle tradizioni dei diversi Paesi».

E questa impostazione Daniela Di Veroli la proporrà anche nei tre giorni del corso dedicato alla preparazione dei cibi delle feste. La prima lezione (domenica 29, ore 17) sarà dedicata ad Hannukkah, la festa delle luci, e presenterà cibi della tradizione askenazita e sefardita come le latkes, frittelle di patate e cipolle; la seconda (lunedì 30, ore 19) affronterà le ricette di Purim, la festa delle sorti, tra cucina libanese e romana; nell’ultima lezione (martedì 31, ore 19), invece, saranno realizzati i piatti del Sabato, lo Shabbat, il giorno in cui gli ebrei cessano ogni tipo di attività e si dedicano allo spirito e al legame con il Creatore: per questo giorno speciale la chef insegnerà a fare il tipico pane che non può mai mancare sulla tavola del sabato, la challah, e poi ricette tratte dalla tradizione persiana e tripolina, tutte rigorosamente da preparare il giorno prima, visto che di Shabbat non si cucina e non si accendono i fuochi. Informazioni su: www.jewishinthecity.it.

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lettere@corriere.it

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