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Corriere della Sera Rassegna Stampa
06.05.2016 Ustica, stazione di Bologna e lodo Moro: allo scoperto le carte che accusano il terrorismo palestinese
Dopo anni di connivenza con i vertici della politica italiana

Testata: Corriere della Sera
Data: 06 maggio 2016
Pagina: 7
Autore: la redazione
Titolo: «Ustica e Due Agosto: pista palestinese, documenti top secret riaprono le polemiche»

Riprendiamo dal CORRIERE di BOLOGNA di oggi, 06/05/2016, a pag. 7, l'articolo "Ustica e Due Agosto: pista palestinese, documenti top secret riaprono le polemiche".

Quello che segue è l'unico articolo, tra quanti apparsi oggi sulla stampa italiana, a insistere sul ruolo del terrorismo palestinese nelle stragi di Ustica e di Bologna, e a descrivere in modo limpido la natura del lodo Moro, l'accordo pattuito dall'Italia con i terroristi palestinesi nel 1973.
Manca soltanto la citazione delle dichiarazione del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, fu solo grazie alle sue rivelazioni che la 'pista palestinese' venne alla luce.

Ecco l'articolo:

Immagine correlata
Il titolo del Corriere della Sera il 3 agosto 1982, il giorno dopo la strage di Bologna

Riemerge la cosiddetta pista palestinese attorno alle stragi di Ustica e della stazione di Bologna. Secondo quanto riporta il quotidiano La Stampa, i parlamentari della commissione di inchiesta sull’omicidio di Aldo Moro avrebbero trovato documenti, non divulgabili, che potrebbero suffragare l’ipotesi della pista alternativa alla bomba alla stazione ma non solo. Una pista che per la strage alla stazione è stata archiviata definitivamente dal gip Bruno Giangiacomo nel febbraio del 2015, dopo richiesta in tal senso del pm Enrico Cieri.

Tutto parte, scrive il quotidiano, da un cablo del Sismi inviato da Beirut nel febbraio ‘78 in cui si metterebbe per iscritto il «Lodo Moro», l’accordo informale, finora mai dimostrato, tra italiani e palestinesi risalente al 1973, e in base al quale, in cambio di controlli «morbidi» sul passaggio in Italia di armi dei palestinesi, questi ultimi si impegnavano a tenere al riparo l’Italia da atti terroristici. È lo scambio accreditato dal colonnello Stefano Giovannone, all’epoca ufficiale del Sismi in Medio Oriente. I commissari hanno consultato il carteggio tra l’Ambasciata italiana a Beirut e i servizi segreti a Roma, relativo «agli avvenimenti del 1979 e 1980, quando si sviluppò un drammatico confronto fra l’Italia e le frange estreme del Movimento per la liberazione della Palestina con dietro la Libia di Gheddafi, come hanno ricordato in un’interpellanza in cui chiedono al premier Renzi di desecretare le carte sulle stragi di Ustica e Bologna, sei senatori di centrodestra, tra cui Carlo Giovanardi e Maurizio Gasparri. Paolo Bolognesi, deputato Pd, presidente dell’associazione delle vittime della Strage, liquida come ininfluenti quelle carte: «Le ho lette, su Ustica e Bologna non ci sono segreti o novità. Parole «stupefacenti» secondo il senatore Giovanardi che reputa «esplosivi» quei documenti.

Per inviare la propria opinione al Corriere di Bologna, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante 


lettere@corriere.it

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