D'Alema sottobraccio con Hezbollah a Beirut
La mia impressione su D’Alema dopo un breve contatto personale, è quella di un individuo altezzoso, superbo; pieno di sè, incapace di discutere urbanamente , sicuro di aver sempre ragione anche sui temi che di tutta evidenza gli sono stranieri. Questo è D’Alema. Forse però è l’uomo ideale per rappresentare la politica estera dell’Unione Europea. Pieno di vanità ma vuoto di contenuto, egli può essere l’esponente di una inesistente politica estera comune. Sulle questioni medio-orientali egli ha già mostrato a Beirut le sue simpatie per l’Hizbollah. L’equidistanza non ha senso per lui. E questo è l’uomo migliore che l’Italia può candidare? Stento a crederlo. Forse è solo la prova che l’Italia ufficiale non crede nelle politiche europee. Se D’Alema sarà scelto egli aggiungerà un contributo negativo a una politica europea che preferisce il Hamas e quindi, se seguìta, porterebbe allo sfacelo la presenza europea nel Medio Oriente.
SERGIO ITZAK MINERBI
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