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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Rainews 24 Rassegna Stampa
02.06.2007 Una tribuna per i sequestratori di Alan Johnston
il reporter della Bbc rapito a Gaza

Testata: Rainews 24
Data: 02 giugno 2007
Pagina: 0
Autore: la redazione
Titolo: «Video del giornalista della Bbc rapito a Gaza: mi trattano bene»

Sul reporter della BBC rapito, RAINEWS 24 fornisce la grancassa mediatica alla propaganda dei rapitori, riportando in modo del tutto acritico le loro dichiarazioni e quelle, charamente non libere,  della loro vittima:

E’ in mano ai rapitori dal 12 marzo. Ora, dopo quasi 3 mesi, il gruppo responsabile del sequestro ha diffuso un video nel quale il reporter della Bbc assicura di essere in buone condizioni.

“I miei rapitori mi hanno trattato molto bene", dice Alan Johnston nel video diffuso dall'Esercito dell'Islam, un gruppo fino a poco tempo fa sconosciuto.

Il gruppo rinnova la richiesta della liberazione, in cambio di Johnston, di prigionieri musulmani e in particolare dell’esponente religioso islamico Abu Qatada.

Proprio oggi è arrivato dal presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, un nuovo appello al rilascio del giornalista: "E' necessario che venga rilasciato senza condizioni, così che possa tornare sano e salvo dai suoi parenti".

Il video diffuso oggi su Internet s'intitola "Sono un testimone per la mia gente" e dura cinque minuti e 39 secondi. Nella prima parte viene mostrata la traduzione in inglese di un versetto coranico che incita alla Jihad. Si sente poi in sottofondo un canto usato in genere nei filmati di al-Qaeda, mentre viene mostrato il passaporto del giornalista britannico.

Ecco il testo completo delle parole di Johnston:
'Prima di tutto vi dico che i miei rapitori mi trattano bene e non usano violenza su di me - afferma il giornalista - in tre anni che sono stato nei territori palestinesi ho visto sempre la sofferenza del popolo palestinese. Vi dico che questo e' inaccettabile, ogni giorno vedo palestinesi arrestati senza motivo dagli israeliani. Ho visto persone uccise e versare nella poverta' specialmente qui a Gaza a causa dell'embargo israeliano. Vivono sotto occupazione israeliana da 40 anni con la complicita' dell'occidente".

"In Iraq poi -continua Alan Johnston- la situazione e' peggiore, ogni giorno muoiono centinaia di persone a causa dell'invasione fallita degli americani e dei britannici. Persone normali perdono la vita e i loro beni ogni giorno non solo per le violenze ma anche perche' non riescono a sostentarsi".

"In Afghanistan -continua Johnston- la situazione e' altrettanto terribile come vedete dalla televisione, persone normali, villaggi subiscono attacchi degli americani e dei britannici. Noi vediamo come il governo britannico operi per occupare le terre dei musulmani contro la volonta' della gente che vi vive. La storia poi della Gran Bretagna e' segnata dal fatto che il governo ha sostenuto la nascita dello stato di Israele che causa tante sofferenze al popolo palestinese. Noi britannici diamo completo sostegno agli americani con la presenza delle forze britanniche in Iraq e Afghanistan che causa sofferenze al popolo afgano il quale vuole solo vivere".

Al quarto minuto il giornalista si rivolge alla famiglia, ed e' in questo momento che il filmato si interrompe. Appare in sovraimpressione una scritta che dice: "La Bbc si e' rifiutata di dare questo messaggio alla sua famiglia". Dopo venti secondi, il video riprende e Johnston afferma: "I miei rapitori hanno detto che per liberarmi vogliono...".

A questo punto il video messaggio di Johnston si interrompe nuovamente ed appare la foto di un uomo a volto coperto mentre si sente in sottofondo il messaggio audio diffuso nelle scorse settimane dal portavoce del gruppo 'Esercito dell'Islam', che in arabo chiede la liberazione dell'Imam Abu Qatada detenuto in Gran Bretagna.

La notizia ha avuto una vasta eco sui giornali britannici che l'hanno messa in primo piano. Particolare attenzione in Gran Bretagna è dedicata anche ai cinque cittadini rapiti in Iraq.

Cliccare sul link sottostante per inviare una e-mail alla redazione di Rainews 24

r.morrione@rai.it

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