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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Islam: amore o guerra? 03/07/2017

Io penso che ogni persona ha come bisogno primario provvedere a soddisfare i propri bisogni primari come il cibo. La religione compresa quella mussulmana ha come insegnamento il rispetto del prossimo. Solo una frangia minoritaria interpreta Il Corano in maniera distorta. Questi ultimi vanno combattuti in modo da non nuocere Il prossimo. Compito che spetta in primo grado agli arabi moderati.

Fedele Paradiso

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Le scritte sul cavallo sono fuorvianti. Il pericolo più grande che portano non è l'Isis, è l'islam stesso. Isis significa terrorismo islamico, l'Isis è una associazione a delinquere, riconosciuta come tale da tutte le persone normali del pianeta, che potrà uccidere dieci, cento, mille, europei ogni anno. L'islam ucciderà l'Europa tutta, la libertà, la democrazia, la sua cultura, la sua civiltà, le sue regole di civile convivenza, le sue leggi e i suoi usi e costumi. E' questo che bisogna riconoscere e avere il coraggio di dire, il nostro più cogente problema non è l'Isis, è la progressiva islamizzazione dell'Europa.

Giuseppe Aglieri

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Quello che dico sempre é che il problema non sono gli immigrati "normali" ma quelli africani e islamici. É un dato di fatto che si ha timore ad esternare.

Ale Tzu

Gentili Amici,
Pensare che la religione musulmana abbia come insegnamento il rispetto e l'amore per il prossimo è purtroppo una pia illusione e lo dimostra tutta la sua storia di conquiste e di soprusi sulle religioni delle popolazioni sottomesse. Dove è arrivato l'islam là sono state distrutte chiese e sinagoghe e trasformate in moschee. Gli arabi moderati, se esistono, sono praticamente muti e la "frangia minoritaria" radicale è in realtà costituita dal 25% dei musulmani, quindi molti milioni di possibili terroristi o simpatizzanti. Illusione e realtà sono due cose che cozzano l'una con l'altra. Un'Europa a maggioranza islamica sarebbe la fine della democrazia e dei diritti, della libertà e della cultura.
Un cordiale Shalom


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