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Le critiche a Netanyahu 22/01/2017

Vorrei porre ai critici di Netanyahu due domande. La prima, se si sono mai chiesti come mai le elezioni lo vedono vincitore. La seconda, se hanno mai riflettuto sui risultati della politica estera di Israele, una lunga serie di successi a livello internazionale. Sarà anche primo ministro e insieme ministro degli esteri, ma non mi pare sufficiente per negare i riconoscimenti che merita. Ma gli attribuirei anche un altro merito: l'aver capito l'importanza della sicurezza, cosa che i suoi predecessori avevano dimenticato, penso agli Accordi di Oslo e l'uscita da Gaza, giusta nelle intenzioni ma realizzata nel modo peggiore possibile.

Alessandro Bonifazi

Le critiche verso Netanyahu abbondano, anche in Israele, ma sono accuse di poco significato politico. Servono però a delegittimarlo. Israele ama i cambiamenti, la democrazia significa anche questo, ma dopo la rovinosa caduta dei partiti di sinistra - e ci sarà un motivo per cui gli elettori hanno smesso di votarla- chi ottiene la maggioranza dei voti e riesce a formare un governo, è il Likud di Netanyahu, non altri. Israele è rimasta fuori dal carnaio che sta distruggendo il Medio Oriente, a quale governo va attribuito il merito?

IC redazione


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